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  • Emergent Properties: dimensioni qualitative del Sociale e sfide epistemologiche dell’Intelligenza Artificiale

    Friday, 10 January 2025
    at 11:00

    by CHAOS Staff

    La trasformazione antropologica in atto da tempo, oltre all'urgenza di una "nuova epistemologia" e alla limitata efficacia degli apparati teorico-interpretativi, dischiude scenari incerti e indefinibili, facendo emergere ciò che non è osservabile e rendendo ancor più evidenti i nostri limiti. Emergono, così, l'obsolescenza di teorie, epistemologie, paradigmi e la radicale inadeguatezza del sistema di pensiero. Non a caso la Società-Meccanismo, edificata su tecnocrazia tecnoscienza, intende eliminare l'errore e l'imprevedibilità dai sistemi, dagli ecosistemi, dalla vita, credendo di poter prevedere e, addirittura, pre-determinare qualsiasi processo. E, una civiltà di questo tipo, sempre più programmata e automatizzata in ogni suo aspetto, innervata di connessioni e di processi di simulazione, oltre che delegare tutto alla tecnologia e agli specialismi, non può che avere come obiettivo principale proprio quello di marginalizzare l'Umano - portatore di errore e imprevedibilità - e lo spazio, sociale e culturale, della responsabilità. La Società-Meccanismo affonda le sue radici in certezze illusorie e autolesioniste, che non considerano la rilevanza strategica dell'errore e dell'imprevedibilità e che continuano ad essere supportate dal ricorso esclusivo a quei saperi tecnici e a quelle competenze che appaiono più in grado di confermare e rafforzare il paradigma dell'efficienza e della razionalità. Le straordinarie scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni, oltre ad averci dato la possibilità di controllare sempre meglio i meccanismi della nostra evoluzione biologica, ci hanno fatto entrare nel tempo della massima imprevedibilità, obsolescenza e incertezza. Dimensioni, ormai, anche esistenziali. Questa volta, il cambio di paradigma è così profondo ed irreversibile da costringerci a ripensare/ridefinire tutto, anche il concetto stesso di scienza; una Scienza che non può che aprirsi allo studio e alla comprensione del non osservabile e dell'indeterminato.


    Piero Dominici (PhD), sociologo e filosofo, è professore associato presso l'Università di Perugia. Tra i numerosi riconoscimenti e incarichi internazionali, è UNESCO IPL Expert e UN Invited Expert and Speaker. Esperto del JRC Group - European Commission, Fellow di World Academy of Art & Science, di IETI e di Complex Systems Society, è Direttore Scientifico di CHAOS (2011). Ha insegnato e tenuto conferenze presso molti Atenei internazionali e partecipa a progetti di rilevanza internazionale. È referee di prestigiose riviste scientifiche nel mondo e si occupa, da quasi trent'anni, di sistemi complessi, di epistemologia delle scienze sociali, di educazione all'imprevedibilità. È autore di volumi e di numerosi articoli scientifici.

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